2011/11/12 matteo ruffoni <mattruffoni@xxxxxxxxx>: > > > Personalmente non mi sembra così facile derogare Anche a me pare che l'articolo 10 sia impostato in modo piuttosto lasco: consente deroghe fin troppo generiche, e mette sullo stesso piano il software libero con i dati ed i formati aperti. Se non ci fossero standard aperti possibili per lo scambio di dati (peraltro, non conosco _nessun_ settore in cui questo sia vero - gli standard sono aperti per definizione!), la PA avrebbe il DOVERE di sceglierli o implementarli e quindi di imporli. A mio avviso anche se dovesse costare di più, ed in alcuni casi è probabile che sarà vero, l'adozione di formati dati aperta dovrebbe diventare assolutamente inderogabile: altrimenti l'accesso a tali dati sarà di fatto impossibile da qui a pochi anni. Trovo invece che sia ragionevole usare software proprietario nelle amministrazioni qualora faccia le cose meglio degli equivalenti FLOSS (qui alcuni casi esistono), a patto però che consenta dei risparmi sostanziali sul lungo periodo. A questo riguardo, vorrei far notare che è difficile definire se una scelta sia antieconomica o meno, senza dichiarare l'orizzonte temporale a cui si guarda: credo che sia una vistosa mancanza in questo testo. Prevedere di fare conti su un arco temporale di almeno 5 anni metterebbe in buona evidenza quanto sia palesemente antieconomico molto del software proprietario che è attualmente in circolazione. Infine, vorrei commentare l'articolo 6 sull'istruzione, che introduce di fatto la possibilità di usare le stesse deroghe dell'articolo 10 anche per le finalità didattiche: trovo che sia profondamente contraddittorio con lo spirito della proposta. In un'aula non ci si deve porre il problema dell'efficienza sul lavoro, ma dell'efficacia formativa: in questo senso, se si volessero prevedere delle deroghe, non si dovrebbe appellarsi alle stesse valutazioni che vengono fatte in campo professionale. Se lo scopo è di fare "formazione digitale", non ci sono risparmi che tengano - le scuole devono essere spinte (non "incoraggiate") ad usare ovunque strumenti aperti, in modo che gli studenti possano studiarne sia le funzionalità che il modo in cui sono implementate. E, magari, partecipare alla segnalazione di problemi e a tutta la vita "sociale" del software aperto, che a mio avviso costituiscono la motivazione formativa più rilevante. Antonio -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx