On 11/12/2011 07:45 PM, matteo ruffoni wrote: Buonasera, parentesi. Si potrebbe usare un modo di citare il messaggio precedente e di formattare il testo della risposta decente? Sarò intollerante, o abituato troppo bene, ma un testo disordinato nella formattazione mi predispone male. Esistono innumerevoli studi scientifici su questo che non cito per brevità, in caso si veda “Il principio di Dilbert“, pagina 12. ;-) Grazie.
Infine, vorrei commentare l'articolo 6 sull'istruzione, che introduce di fatto la possibilità di usare le stesse deroghe dell'articolo 10 anche per le finalità didattiche: trovo che sia profondamente contraddittorio con lo spirito della proposta. In questo momento nel mondo della scuola un qualsiasi mio collega può proporre l'acquisto di decine di licenze di qualsiasi software proprietario, evito innumerevoli esempi, e nè io nè nessuno dei colleghi impegnati nella diffusione del SL possiamo opporci in alcun modo: autocad e programmi apple ad esempio solo alcuni presidi in nome del risparmio economico tengono in considerazione la possibilità di adottare SL. Se lo scopo è di fare "formazione digitale", non ci sono risparmi che tengano - le scuole devono essere spinte (non "incoraggiate") ad usare ovunque strumenti aperti, in modo che gli studenti possano studiarne sia le funzionalità che il modo in cui sono implementate. E, magari, partecipare alla segnalazione di problemi e a tutta la vita "sociale" del software aperto, che a mio avviso costituiscono la motivazione formativa più rilevante.
Mah, la libertà non si può imporre. Specialmente a scuola. Leggo: Art. 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. ... Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. Se penso a come sono applicate, la prima serve per tutelare il peggiore insegnante e la seconda è, ad essere teneri, circumnavigata. Nel nostro caso la prima serve per ostacolare qualsiasi imposizione sull’uso di software particolare, sia questo libero o meno. Esistono le leggi, ma poi l’interpretazione è fatta dal più /forte/. Volendo essere propositivo, nel campo della didattica si può essere solo persuasivi sui lati positivi del software libero ed evidenziare i limiti del resto. I miei due centesimi. Buona serata, Daniele -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx