Il 24/10/11, Mario Alexandro Santini<alexmario74@xxxxxxxxx> ha scritto: > 2011/10/24 Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx> > >> >> mah, se mi citi una legge che riporta questa cosa, posso ricrederermi; >> se esiste, si tratta comunque >> di una legge da cambiare, imho. >> >> > Guarda, non sono un esperto di leggi e non conosco una legge che imponga > l'utilizzo della penna biro di un particolare colore per redarre i > documenti. > > Secondo la mia esperienza, so che spesso basta molto meno perché ti facciano > storie, che esistono apposta migliaia di moduli e che se non compili uno dei > loro moduli non va bene, e non va bene nemmeno se hai un documento con tutte > le informazioni che ti chiedono, se non è formattato secondo il loro modulo. tu parli di burocrazia, io di legge. Convengo che nessun burocrate ti accetterà un documento che non soddisfa pienamente i suoi gusti. Che ci sia qualcosa nella legge che giustifichi il rifiuto *se il documento è leggibile*, proprio non mi pare. > E questa è carta. > > Non vedo perché la digitalizzazione dovrebbe essere differente. La carta la leggi, sempre e comunque. Per il digitale hai bisogno di un ausilio. La differenza è questa, ed è fondamentale. > Perché deve servire una legge apposta per questo? > Se non c'è nemmeno per la parte cartacea? > > >> Non è così, la PEC non prevedae che tu prenda visione di quanto >> ricevuto. La ricevuta la manda >> il server del tuo gestore PEC quando consegna il messaggio nella tua >> mailbox. >> Dal momento dell'emissione di questa ricevuta partono gli effetti legali. >> >> Quello che tu dici è ragionevole e anche probabilmente giusto, ma non >> così scontato. >> Sarebbe bello sentire il parere di un avvocato. >> >> > Quello che certifica la PEC, è che il documento ti è arrivato. che è arrivato alla tua mailbox, non a te. > Basta, nient'altro. > Se la e-mail è vuota o rimanda ad un allegato che non è stato incluso, che > effetti legali partono? Nessuno, certo, se non trasmetti nulla. Ma se trasmetti un documento informatico, si. > Qui valgono, secondo me, le stesse regole del cartaceo, lo accetti se va > bene, altrimenti lo rimandi indietro e chiedi di sistemare. Secondo te, ma la legge non dice così (parlo della pec). Bisogna comunque andare davanti a un giudice. > Certo, la PA ha dei tempi di processazione delle pratiche, Che sono obbligatoriamente definiti, si chiama "durata del procedimento". > quindi uno può > usarlo come giochetto per ottenere un permesso che non dovrebbe avere. > Ma questo è in primo luogo un problema dei tempi con cui la PA risponde > (troppo lunghi), ed in secondo luogo, la ragione si andrà comunque a > verificarla da un giudice. si, certo. Ma se laa PA supera i tempi da lei stessa stabiliti per la durata del procedimento, stai sicuro che non sarà lei a vincere. rob -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx