[Linuxtrent] Re: Passaggio di SGA da Word a OpenOffice

  • From: Marco Ciampa <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 9 Oct 2014 13:20:45 +0200

On Thu, Oct 09, 2014 at 07:32:24AM +0200, Mario Alexandro Santini wrote:
> 2014-10-09 1:26 GMT+02:00 Antonio Galea <antonio.galea@xxxxxxxxx>:
> 
> >
> > Ecco, adesso sì ci sei.
> >
> > Nessuna scuola l'ha comperato per sua scelta: l'ha comperato la
> > Provincia Autonoma di Trento, che l'ha commissionato ad InfoTN.
> >
> > Il problema è che qualsiasi strumento di lavoro, ed il software non fa
> > eccezione, prevede delle figure chiave: gli utenti. Quando realizzi
> > qualcosa senza coinvolgere a fondo una rappresentanza _significativa_
> > di chi ne farà uso, tu puoi essere bravo finché vuoi ma il risultato
> > non sarà all'altezza.
> >
> >
> In realtà non è sempre utile coinvolgere l'utente, dipende.

No, è _sempre_ utile coinvolgere l'utente. Tutto sta a capire chi è.
Non lo coinvolgi solo se il problema lo conosci così bene da farne a
meno (non è sicuramente questo il caso, purtroppo...)
In questo caso l'utente sono insegnanti, personale della segreteria, 
famiglie e studenti.

> A volte stai scrivendo qualcosa per semplificare il lavoro, 
> a volte persostituire l'"utente".

No ancora una volta non è così. L'utente non lo puoi eliminare.
Devi piuttosto capire chi è veramente il tuo utente.
Se il tuo utente è in Consiglio Provinciale allora lo SGA
funziona benissimo...
Chi eliminiamo secondo te: il personale di segreteria, i professori,
le famiglie o gli studenti? Certo che se li togliamo tutti il problema si
semplifica notevolmente... ;-)

> Inoltre, gli utenti sono sempre contrari ai nuovi strumenti.

E hanno ragione: vedi Office2003 vs Office2007

> Ciò che è utile, è avere un'idea precisa delle necessità.

Bravo. E come fai a fartela? Chiedi o coinvolgi l'utente.
Non lo fai? Disastro...

> > In InfoTN c'è molta gente capace, ma il processo decisionale è stato
> > per troppi anni impostato così:
> >
> >   1. delibera provinciale
> >   2. affidamento _diretto_ a IT
> >   3. realizzazione di qualcosa che soddisfi la _delibera_
> >   4. test funzionali sulla pelle degli utenti
> >   5. riscrittura
> >   6. torna al passo 4
> >
> > Tanto mamma Provincia i soldi li ha, e così facciamo lavorare tutti.
> >
> Dato che il processo è quello che descrivi,  che differenza può fare se il
> programmatore è bravo o meno?

Appunto. Si sono visti programmi scritti bene e altri scritti male
ottenere lo stesso scarso risultato. Il problema è nel metodo.

> > No, questo è quello che succede in un'economia di mercato non drogata.
> >
> Per l'appunto è una teoria. :)

A parte la bella battuta, ovviamente ci sono diversi livelli di
"perversione" burocratica.

> > Quando verrà finalmente a mancare il passo 2 citato sopra, puoi essere
> > sicuro che la dirigenza di IT starebbe ben attenta a produrre del
> > software _utile_, perché altrimenti addio stipendi.
> >
> In un mercato un po' diverso dal nostro è nata Microsoft che è diventata la
> più grande e ricca software house.

Perché ascoltava direttamente gli utenti e stava bene attenta a fornire
loro cosa chiedevano. Ogni volta che MS non ha fatto così è stato un fiasco.

> Certo, proprio perché si è trovata una situazione di vantaggio che l'ha
> messa in condizione di essere lautamente ricompensata per del software
> mediocre.

Questo è arrivato dopo. Per essere monopolisti il mercato lo devi prima o
creare o conquistare e per crearlo come ha fatto (e bene) MS devi man-mano
rispondere alle esigenze di un mercato in sviluppo stando bene attenta
alle richieste dei tuoi utenti.

> > > La vetusta esperienza di Multics e Unix dovrebbe aver dimostrato, in
> > > pratica, oltre ogni ragionevole dubbio che nel mondo del
> > > software le cose non hanno mai un'evoluzione lineare.
> >
> > Stai sempre guardando il dito, invece che dove ti indicano.
> >
> Secondo me non hai letto bene.

Secondo me qui ha ragione Antonio. Tu hai detto delle cose giuste in
generale, ma che non si applicano bene all'esempio specifico. Antonio che
mi pare sia un po' più "dentro" (non so come mai, intendo, non sapevo che
ne avesse avuto esperienza...) ha centrato la questione.

Fintanto che i processi rimangono questi non vedo come IT possa
umanamente creare SW funzionale. Spero proprio di sbagliarmi.

-- 


Marco Ciampa

I know a joke about UDP, but you might not get it.

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