Il 09/10/2014 07:32, Mario Alexandro Santini ha scritto:
2014-10-09 1:26 GMT+02:00 Antonio Galea <antonio.galea@xxxxxxxxx <mailto:antonio.galea@xxxxxxxxx>>:Ecco, adesso sì ci sei. Nessuna scuola l'ha comperato per sua scelta: l'ha comperato la Provincia Autonoma di Trento, che l'ha commissionato ad InfoTN. Il problema è che qualsiasi strumento di lavoro, ed il software non fa eccezione, prevede delle figure chiave: gli utenti. Quando realizzi qualcosa senza coinvolgere a fondo una rappresentanza _significativa_ di chi ne farà uso, tu puoi essere bravo finché vuoi ma il risultato non sarà all'altezza. In realtà non è sempre utile coinvolgere l'utente, dipende.A volte stai scrivendo qualcosa per semplificare il lavoro, a volte per sostituire l'"utente".Inoltre, gli utenti sono sempre contrari ai nuovi strumenti.
Mario, "in realtà".In realtà, ti stiamo parlando in cinque che lavoriamo a scuola, che affrontiamo questa cosa ogni giorno, che ci rendiamo conto ogni giorno degli errori di cui un utente può rendersi conto molto meglio di un qualsiasi tecnico, e quindi ribadisco: in questo /preciso, reale/ /caso/ gli utenti avrebbero dovuto essere coinvolti.
Ti dirò di più: l'unica cosa che non mi hanno mai chiesto, a scuola, è se voglio o no uno strumento nuovo. Viene imposto e basta.
Queste sono le informazioni su una situazione /reale/. Poi tutto il resto è una discussione filosofica.
V.