On 2014-10-10 11:41, Marco Ciampa wrote:
Ho idea, Giuseppe, che se tutti i programmatori non bravi fossero come te, ci sarebbero molti meno problemi.
Ciao, devo dire che dal mio punto di vista questa discussione è piuttosto interessante. Il fatto che nessuno abbia nominato ux o uno dei tanti sinonimi mi rassicura sul fatto che per questa professione in Italia i tempi non siano ancora maturi. Poi mi gusta tantissimo sentire parlare del 'programmatore' ideale, spesso senza tentare di guardare un po' quello che gli sta attorno. (Anche se Marco ha centrato la questione con l'ultima mail, che ho letto dopo aver scritto gran parte di questa). []
Personalmente se mi dicessero di produrre un programma per la scuolasencondo specifiche scritte, cercherei autonomamente di ottenere qualchegiudizio da qualche "umano" per capire se le specifiche siano state scritte da utenti o da funzionari.
Marco, sei un bravissimo provocatore! Ma scherzi, il programmatore, ultima ruota del carro che scavalca i vari analisti, il marketing, i grafici, i manager etc... per parlare direttamente con l'utente? Sarebbe un gravissimo atto di pensiero autonomo ed insubordinazione!
Una volta ottenuto il "polso" della situazione, visto che ne va anche della mia reputazione come programmatore, agirei di conseguenza ... Poi ognuno è libero di decidere in tutta coscienza se vuole essere un ottimo soldatino o un cittadino cosciente dell'uso dei soldi pubblici.
Le cose non sono così semplici. Seriamente, anche qui a Trento ci sono dei tentativi per colmare la distanza fra programmatori ed utenti, passando per le organizzazioni. Che io sappia ci sono almeno i corsi di laurea Ingegneria dell'informazione e Organizzazione D'impresa sotto il DISI, c'era il corso di Lavoro, Organizzazione e Sistemi Informativi sotto sociologia (ora mi dicono integrato in Gestione delle organizzazioni e del territorio) ed Interfacce e Tecnologie della Comunicazione sotto scienze cognitive. In lista ci sono persone più titolate di ma per approfondire questo punto. Mettendola sul goliardico: Dilbert: http://dilbert.com/strips/comic/2010-01-13/ Per sviare dalle cose locali che possono coinvolgere un po' troppo emotivamente. Mai provato ad acquistare un biglietto del treno su: http://www.trenitalia.com e per paragone su: http://www.bahn.de Quali sono le differenze? Caricare sul programmatore la responsabilità del risultato finale del suo lavoro, mi sembra, come dire, eccessivo. Giusto per inciso, esiste una letteratura ragionevolmente corposa su come (non) funziona la produzione di software da qualche decennio, una buona lista è qui: http://bfwa.com/recommended-readings/ Buona serata, Daniele -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx